La Rete della Conoscenza esprime profondo disgusto per le aberranti
affermazioni dell'On. Santanchè sulla figura di Nilde Iotti. E' stato
infangato il nome e la memoria di un nome eccellente della Resistenza
Italiana, organizzatrice e responsabile del Gruppo di Difesa della
Donna, formazione antifascista del PCI, presidente dell' "Unione Donne
Italiane"di Reggio Emilia e prima donna Presidente della Camera.
Riteniamo
infatti scandaloso, oltre che sessista, che l'On. Santanchè abbia
espresso questo paragone, attraverso un parallelismo tra la relazione
della Minetti con Silvio Berlusconi ed il rapporto che legava Nilde
Iotti e Palmiro Togliatti, affermando che entrambi fossero espressione
di un servilismo di genere, a detta della Santanchè, "utile" ad una
donna per ricoprire dei ruoli autorevoli in politica.
Rispolverando
un po' di memoria storica del nostro paese, ricordiamo che Nilde Iotti è
stata un personaggio politico che ha costruito il proprio vissuto
sulla forza e determinazione di donna, senza "canali privilegiati" ma
attraverso la militanza, l'impegno e la passione politica, capacità che
le sono state riconosciute a prescidendere da qualunque legame personale
assolutamente legittimo.
Per questo consigliamo all'On. Santanchè di
studiare meglio la storia politica del nostro Paese e magari anche del
pensiero femminista: la questione non è la libertà sessuale di questo o
quel personaggio politico uomo o donna che sia, ma la condanna di un
sistema di potere machista, basato sullo scambio sessuale che alimenta
sistemi di corruzione e che non tiene conto dell' impegno, delle
capacità e delle idee delle donne, un sistema di potere che non ha nulla
a che vedere con la vita personale di Nilde Iotti.
Gli studenti e le studentesse della Rete della Conoscenza si impegnano per
un'Italia come quella che sognava Nilde Iotti, in cui venga eliminata
definitivamente la cultura maschilista che ancora predomina, in cui ci
sia un sistema di welfare che tuteli realmente le donne, una nuova idea
di democrazia paritaria che tenga a mente diverse pratiche politiche e
di partecipazione che rispettino le differenze e la parità di genere.
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