lunedì 30 aprile 2012

"Mai più complici" -Nomi comuni, nomi di donne"



Vanessa, Francesca, Antonella, Stefania, Anna sono solo alcuni dei nomi delle 54 vittime della violenza maschile dall’inizio del 2012 nel nostro Paese.
Nomi comuni, nomi come i nostri, nomi di donne.
”Avrà avuto le sue colpe” “o Avrà fatto qualche cosa”: si è sempre pronti a dare giustificazioni di pena per la violenza subita dalle donne, a partire dai giornali che continuano ad usare l’espressione “delitto passionale” per omicidi che non hanno nulla a che fare con la passione, ma solo con un’idea della donna come proprietà dell’uomo che ne può disporre come vuole, fino a disporre della sua vita.
La nostra lotta alla violenza di genere non si ferma alla sola denuncia dei femminicidi, ma soprattutto nel cercare di eliminarla nei piccoli gesti nei luoghi che viviamo, nei nuclei familiari , nelle scuole, nelle Facoltà, tra i nostri amici.
Ci ritroviamo, ogni giorno che passa, davanti ad una vera e propria “emergenza femminicidi” che si consuma specie all’interno della coppia. E’ l’uomo più vicino ad impadronirsi della vita della donna. La violenza di genere è un fenomeno molto spesso sottovalutato di cui lo Stato deve farsi carico.
Sottoscriviamo l’appello “Mai più complici” di Se non ora quando? perchè riteniamo che non sia più possibile chiudere gli occhi di fronte ad un problema grave nel nostro paese, un problema che non è la semplice somma di tanti casi di follia singola, bensì una questione politica.
Riteniamo importante quindi, un reale interessamento e coinvolgimento da parte delle istituzioni per poter debellare questo problema. Proponiamo che nei luoghi della formazione e non, vengano istituiti sportelli di ascolto e d’aiuto, attivi ed efficienti, che siano accompagnati da corsi di comunicazione assertiva e di gestione delle emozioni che abbiano come scopo quello di prevenire questo fenomeno, aumentando la consapevolezza dei diritti dell’altro e insegnando modi di interagire che non comprendano la violenza.
Abbiamo bisogno di una maggiore attenzione verso questi temi, che dimostrano come ancora, il nostro, sia un Paese imperniato dai valori del patriarcato e del machismo.
Per sottoscrivere l’appello http://www.petizionepubblica.it/?pi=P2012N24060

giovedì 19 aprile 2012

Il Collettivo Altereva organizza un Seminario Interdisciplinare di Studi di Genere @ UniTo



Il Collettivo Altereva promuove a Torino un Seminario Interdisciplinare di Studi di Genere. Di seguito la descrizione completa dell'evento dal sito del collettivo.




SEMINARIO INTERDISCIPLINARE DI STUDI DI GENERE
  • Riconoscimento di 3 CFU (altre attività)*
  • Per iscriversi è necessario mandare una mail altereva.torino@gmail.com (fino ad esaurimento posti)
  • Le aule saranno indicate sul sito www.altereva.org, controlla sulle bacheche della tua facoltà, o sul sito del CIRSDE www.cirsde.unito.it
  • Orario: 15:00-18:00, salvo 17 aprile: 16:00- 19:00
  • Sarà disponibile una bibliografia sul sito e in aula Altera (1 piano) saranno consultabili libri, articoli e documenti relativi ai temi del seminario
INIZIO SEMINARIO: 29 MARZO 2012 - FINO AD ESAURIMENTO POSTI

 PROGRAMMA :

29 MARZO - EDUCAZIONE SESSUATA 
(Sala Lauree - Facoltà di Lettere - Palazzo Nuovo)

  • Laura Fiori, docente Centro sperimentale di cinematografia, Scuola nazionale di cinema - sede Chieri: cinema d’animazione
  • Ferdinanda Vigliani, Centro studi pensiero femminile

III Edizione del Corso di Formazione sulla violenza di genere a Padova

La Rete della Conoscenza promuove a Padova la III edizione del corso di formazione sulla Violenza di Genere 
Ex Facoltà di Psicologia Via Venezia 12/2 Padova 
dal  14 May at 14:00 al 25 May at 18:00 

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Il Corso di Formazione sulla violenza di genere (qui il blog) è finalizzato a individuare, eliminare, prevenire la violenza alla donne. Il Corso prevede inoltre la tutela dei diritti delle donne e dei figli minori che subiscono violenza.

Il progetto, finanziato dall’Università degli Studi di Padova sui fondi della Legge 3.8.1985 n. 429, nasce dalla collaborazione di tre diverse realtà associative:

- ASU, Associazione Studenti Universitari, associazione padovana che, oltre ad offrire varie tipologie di servizi agli studenti, promuove iniziative culturali, incontri e corsi che spaziano in vari ambiti.


La Rete della Conoscenza a Romano La Russa: Un altro pugno alla dignità, un altro esempio di imbecillità

Romano La Russa ha superato l'ennesima prova di ignoranza a pieni voti: dopo aver ribadito il concetto che i gay sono per lo più malati in una trasmissione radiofonica, è ritornato a esprimersi sulla questione in consiglio Regionale. Prima che l'aula si pronunciasse su una mozione di censura a suo carico, l'assessore alla sicurezza ha spiegato che chi sfila ai pride discrimina chi ha la sola "colpa" di essere eterosessuale, che comunque esistono psicologi in grado di offrire cure per questa malattia. Ovviamente ha precisato che tutto questo non ha niente a che vedere con l'omofobia. Ma l'affermazione più aulica e dotta è stata la sua convinta esclamazione, in cui ha dichiarato:  «la coppia dovrebbe formarsi fra soggetti in grado di procreare, perchè quando non ci saranno più coppie etero la nostra società sarà destinata all'estinzione». In pratica gli omosessuali potrebbero essere la nuova meteora in grado di far estinguere la vita sul pianeta, questa volta toccherebbe alla razza umana. Un ragionamento che non fa una piega, degno di una scuola giurassica. 

venerdì 13 aprile 2012

Nilde Iotti come la Minetti? La Santanchè studi la storia

La Rete della Conoscenza esprime profondo disgusto per le aberranti affermazioni dell'On. Santanchè sulla figura di Nilde Iotti. E' stato infangato il nome e la memoria di un nome eccellente della Resistenza Italiana, organizzatrice e responsabile del Gruppo di Difesa della Donna, formazione antifascista del PCI, presidente dell' "Unione Donne Italiane"di Reggio Emilia e prima donna Presidente della Camera.

Riteniamo infatti scandaloso, oltre che sessista, che l'On. Santanchè abbia espresso questo paragone, attraverso un parallelismo tra la relazione della Minetti con Silvio Berlusconi ed il rapporto che legava Nilde Iotti e Palmiro Togliatti, affermando che entrambi fossero espressione di un servilismo di genere, a detta della Santanchè, "utile" ad una donna per ricoprire dei ruoli autorevoli in politica.